Come l’informatica ha cambiato la medicina

L’informatica è stata una vera rivoluzione nella vita delle persone, da quando è entrata nelle dinamiche generali è stata un vero e proprio fenomeno di massa che ha permesso di arrivare a fare cose fino a qualche anno fa impensabili.

Una di queste è che potesse lasciare il suo peso anche in ambito medico, dove ad oggi è divenuta strumento affiancato alle mani dei medici stessi, come abbiamo potuto vedere negli ultimi tempi in alcuni interventi di cardiologia. Entriamo nel dettaglio per saperne di più di informatica e cardiologia.

Come l’informatica ha cambiato la medicina

Quando associamo l’informatica alla cardiologia, la prima cosa che salta alla mente sono i “big data”. Che cosa sono nello specifico? Si tratta di un insieme di tecnologie e metodi che vengono utilizzati per andare ad analizzare quelli che sono enormi quantitativi di dati. Grazie a questi strumenti le persone che sono addette ai lavori hanno la possibilità di accedere ad archivi specifici, al fine di ottenere un aiuto per capire meglio cose come ad esempio lo scompenso cardiaco oppure la fibrillazione atriale.

Durante un convegno dedicato all’argomento dell’informatica utilizzata in campo medico, si è parlato molto di un aspetto di questa tecnologia innovativa, ovvero la creazione di un fascicolo sanitario elettronico nel quale il paziente vedrà inserita quella che è la sua completa storia medica, ovvero da quando è stato messo alla luce fino al momento stesso in cui andrà a consultarlo. Tra le varie aziende che si sono mostrate più ricettive in Italia, troviamo il laboratorio di analisi a Riccione Boschetto e quello di Roma Costanzo.

Informatica e cardiologia: “Banca del cuore” e “Bancomheart”

Due ulteriori e interessanti novità in campo medico che sono possibili grazie all’informatica, sono la “Banca del Cuore” la quale contiene i dati di oltre 30 mila persone, e il “Bancomheart”, che nello specifico è una carta appunto simile al bancomat, ma la cui funzionalità non è quella di prelevare soldi dalla propria banca ma accedere in maniera virtuale ai dati clinici de esami effettuati. Tra questi citiamo ad esempio il proprio elettrocardiogramma, i valori della pressione, eventuali patologie e terapie da seguire. Una vera e propria rivoluzione in campo medico che avvicina molto di più le persone alla propria anamnesi clinica, che spesso è regolata da un detto e non detto che disorienta molto le persone.